Producing Maka: Hybridisation and Dialogue in Academic Filmmaking

Academic filmmaking has become a rich area of practice and inquiry, driving debates about academic rigour, affect, social impact, and knowledge production. While scholars have increasingly sought to expand their practice beyond strict, ‘academic' modes of filmmaking, little attention has been paid to the ways diverse approaches to film production may also offer opportunities for creative practice that extends beyond the academy. This article explores the production model underpinning Maka, a documentary biopic of Geneviéve Makaping and product of intensive collaboration between academic and industry-based filmmakers. Drawing on interviews with the film's producers, Graziano Chiscuzzu and Ermanno Guida, I explore Maka's status as a hybrid film, a dialogic project in which multiple positions and voices intersect. I trace the filmmakers’ negotiation of funding and prestige – from university grants to legitimation at film festivals – as well as their use of techniques such as retroscripting to cultivate a dialogic filmmaking process. I also discuss the ethos of social commitment that appears to unite both academic and documentary filmmaking, and explore avenues for expanding and measuring social impact through film distribution. I conclude that Maka offers an important case study of academic-industry hybridization, permitting further interrogation of the boundaries between the two spheres.

Il cinema accademico è diventato un'area di practica e indagine molto ricca, guidando dibattiti sul rigore accademico, l'affetto, l'impatto sociale e la produzione di conoscenza. Nonostante la continua espansione della pratica oltre le modalità di produzione strettamente 'accademica', poca attenzione è stata prestata ai modi in cui approcci diversi alla produzione cinematografica possono offrire opportunità per una pratica creativa che si estende oltre l'accademia. Questo articolo esplora il modello di produzione alla base di Maka, un film biografico su Geneviéve Makaping e prodotto di un'intensa collaborazione tra produttori sia accademici che industriali. Attigendo alle interviste ai produttori del film, Graziano Chiscuzzu ed Ermanno Guida, esploro lo status di Maka come film ibrido, un progetto dialogico in cui si intersecano molteplici posizioni, identità e voci. Ripercorro la negoziazione di finanziamento e prestigio da parte dei produttori, dalle borse universitarie alla legitimazione ai film festival, e l'uso di techniche come il retroscripting per coltivare un processo dialogico nella produzione del film. Discuto anche l'etica dell'impegno sociale che sembra unire sia il cinema accademico che quello documentaristico, ed esploro le strade per espandere e misurare l'impatto sociale attraverso la distribuzione dei film. Concludo che Maka si dimostra come un caso importante dell'ibridazione accademico-industriale, consentendo un ulteriore interrogatorio dei confini tra le due sfere.